Si fa ricostruzione attenta dell’identità artistica del giovane Brahms, a partire dalle influenze della sua formazione musicale il volume di Gianluca Di Donato “Johannes Krehsler. Amori e amicizie del giovane Brahms”. Sarà presentato il 4 marzo, alle 17.30, al Circolo della stampa nel corso di un incontro promosso dall’Accademia dei Dogliosi. A confrontarsi sul volume la professoressa Ilde Rampino e il presidente dell’Accademia dei Dogliosi Fiorentino Vecchiarelli. Modererà Gianluca Amatucci.
E’ il 1853 quando Brahms incontra le tre figure fondamentali della sua vita: Joseph Joachim, Robert Schumann e Clara Wieck. I tre gli apriranno le porte di un mondo fantastico, del quale il giovane compositore era in parte già a conoscenza, attraverso le tante letture di quegli anni ed in particolare delle opere di E. T. A. Hoffmann, il cui Kapellmeister, Johannes Kreisler, diventerà il suo alter ego e pseudonimo.
L’incontro con Robert Schumann, che di quegli ideali rappresentava l’incarnazione in musica, e del quale vivrà in prima persona il dramma della malattia, l’amore intenso, sofferto e per molti versi ambiguo con Clara, il rapporto fraterno, costruttivo e musicalmente fondamentale con Joachim, ma anche la preziosa amicizia con Dietrich e Grimm creeranno, tra il 1853 e il 1859, quelle fondamenta nelle quali Brahms crescerà umanamente e musicalmente.
Ma per quanto la sua opera si muoverà, da lì a poco, in direzioni diverse, recuperando formalmente le soluzioni classiche, prima e anticipando la Seconda Scuola di Vienna poi, essa resterà debitrice fino alla fine di quegli anni straordinari che, in questo libro, vengono raccontati attraverso ritratti, lettere, pagine di diario, fonti storiche e riflessioni personali.