Riceverà domani sera il premio alla carriera, nell’ambito del Festival Laceno d’oro, il regista spagnolo Victor Erice. Il riconoscimento sarà consegnato al termine della masterclass, in programma alle 18.1,5 all’Eliseo. Erice è considerato una delle voci più pure e preziose del cinema europeo, capace di trasformare ogni film in un un’esperienza sensoriale e contemplativa. A partire dal folgorante esordio con El espíritu de la colmena (1973), il suo cinema esplora con delicatezza temi quali l’infanzia, la memoria, il silenzio e il rapporto tra realtà e immaginazione, scegliendo sempre una strada che va al di là della narrazione convenzionale. Erice è un autore schivo, lontano dalle logiche industriali e dalle produzioni seriali: ogni suo film è il risultato di un lungo processo creativo, in cui la cura per la luce, la composizione dell’immagine e la dimensione emotiva dei personaggi occupano un ruolo centrale. Con la sua sensibilità poetica e la capacità unica di trasformare il quotidiano in rivelazione, Víctor Erice continua a essere un regista capace di parlare a generazioni diverse.
Il suo debutto, Lo spirito dell’alveare (El espíritu de la colmena, 1973), è un ritratto inquietante e delicato dell’infanzia nella Spagna franchista, un’opera che ha immediatamente stabilito il suo stile distintivo, fatto di sguardi sospesi, luce pittorica e la fusione tra realtà e immaginario infantile. A distanza di un decennio, realizza Il Sud (El Sur, 1983), un film incompiuto ma ugualmente acclamato, che esplora il tema della memoria e della figura paterna assente. Infine, nel 1992, firma Il sole della mela cotogna (El sol del membrillo), un documentario ibrido e contemplativo sul pittore Antonio López García, riflessione sulla percezione del tempo e sul processo creativo.
Il programma prenderà il via, alle 15, con la rassegna “Gli occhi sulla città”, alle 16.30, per Spazio Campania “Waithood” di Paola Pescitelli. Alle 18.15 per il concorso Laceno d’oro, alle 18.15, Punku di Uan Daniel Fernandez Molero. Alle 21, per la retrospettiva “It’s alive films” Euthanizer. Alle 17, da Spazio Tempo, si presenta il gioco da tavola “Irpinia. Storta va deritta vene”. Alle 16.30 per la retrospeyttiva dedicata ad Andrej Ujica “Unkown quantity”. Alle 18,15 spazio alla masterclass e al premio. Quindi si proietta “Cerrar los ojos”.



