“Allacciate le cinture, il 2024 sarà l’anno in cui spiccheremo il volo e non ci fermerà nessuno”. E’ la famosa frase che nella notte di Capodanno, quella del concertone di Antonello Venditti, il sindaco di Avellino Gianluca Festa pronuncia davanti a migliaia di persone. Anche sei mesi prima, quando sul palco del Summer Fest il sindaco di Avellino aveva garantito:“Siamo solo a metà del percorso. Il meglio deve ancora venire e sarà straordinario”. Con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale della consiliatura termina l’ avventura come sindaco di Avellino Gianluca Festa, ha annunciato le sue dimissioni, ieri sera, da primo cittadino.
Cinquant’anni il prossimo agosto, Festa era diventato sindaco nel 2019 quando aveva sfidato il candidato scelto dal PD, Luca Cipriano. Era pronto a ricandidarsi per il suo secondo mandato quando, alcune settimane fa, è esplosa la bufera giudiziaria. A fermare il percorso di Festa e a bloccare il meglio che doveva ancora venire sono state le indagini di Procura, Carabinieri e sezione di pg della Guardia di Finanza.
La data di inizio della caduta amministrativa di Festa, ha inizio molto probabilmente, l’undici gennaio 2024. A Palazzo di Città si sta svolgendo una prova del concorso bandito dal Comune di Avellino per dieci posti di vigile urbano. Un blitz della guardia di finanza blocca lo svolgimento della prova e le fiamme gialle acquisiscono atti e documenti in comune. Dopo tre settimane nel registro degli indagati vengono iscritte tre persone: la responsabile della commissione esaminatrice, il vicepresidente e un candidato 26enne al concorso. Ma è solo l’inizio di un vortice giudiziario. E’proprio il mese di marzo con una sequenza di perquizioni, sia in comune che a casa del sindaco e nell’auto di Festa, a innescare un vero e proprio terremoto giudiziario che vede il primo cittadino coinvolto in prima persona.
A inizio marzo, infatti, Festa riceve un primo avviso di garanzia (un documento con cui una persona viene informata di indagini a suo carico) con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, false fatture e abuso d’ufficio. L’accusa dei magistrati è che Festa abbia favorito alcune aziende locali a ottenere appalti pubblici in cambio di una sponsorizzazione della società di basket locale DelFes, che gioca nel campionato di serie B (il terzo livello per importanza tra i professionisti).
Nei giorni successivi Festa riceve un secondo avviso di garanzia, dopo che il pubblico ministero Vincenzo Toscano lo aveva indagato anche per omissione di atti d’ufficio in un nuovo filone d’inchiesta: l’accusa è che ad aprile e maggio del 2023 il sindaco avesse approvato alcune delibere immediatamente esecutive, ma senza renderle pubbliche con il consueto inserimento nell’albo pretorio del comune. Un clima bollente, che ha portato, dopo un’attenta e profonda riflessione, il primo cittadino a fare un passo indietro, prima della scadenza naturale del mandato.
E le dimissioni del sinndaco sono state comunicate ieri, sera, 25 marzo, dal suo avvocato il penalista, Luigi Petrillo, che in una nota inviata alle agenzie di stampa ha detto che la decisione è stata motivata «della pubblicazione sulla stampa locale di ulteriori, gravissime ed infondate indiscrezioni sullo stato e gli approdi delle indagini». L’avvocato ha aggiunto che Festa ha deciso di non fare ricorso al tribunale del Riesame contro il decreto di sequestro di telefonini e altre apparecchiature elettroniche che erano state acquisite dai carabinieri nel corso di alcune perquisizioni effettuate lo scorso 6 marzo, su disposizione del pubblico ministero Vincenzo Toscano.
Il mandato amministrativo di Festa si arresta a quattro anni, nove mesi e 10 giorni, a cui dovrebbero essere aggiunti anche i venti di tempo che il sindaco avrà per ripensare alla sua decisione. Quindi in una data compresa tra il 16 e il 17 aprile si insediera’ il Commissario prefettizio. Questo è un dato certo, anche perché Festa ha espresso questa sua irrevocabile decisione proprio ieri sera in una riunione con i suoi stretti collaboratori e ha queste ore avrebbe già protocollato le proprie dimissioni.