Domani al Comune di Avellino sarà il giorno della conta: durante il Consiglio (che si riunisce per approvare il Bilancio di Previsione) si costituirà ufficialmente il nuovo gruppo Coraggio per Avellino, composto da 4 consiglieri fuoriusciti dai gruppi festiani Davvero e W la Libertà, e diventerà così ufficiale il “riequilibrio” tra le due forze di maggioranza (che ormai governano divise nonostante i recenti attestati di fiducia). Con la sindaca Laura Nargi ci saranno in tutto 8 consiglieri (due in più di quelli che aveva ad inizio consiliatura): i 4 di Siamo Avellino (Carmine D’Alelio, Giulia Zaolino, Fabio Liberale e il capogruppo Luigi Mattiello); e i 4 di Coraggio: Nicole Mazzeo (che dovrebbe essere nominata capogruppo), Vincenzo Picariello, Michele Lombardi e Antonio Cosmo. Sul fronte festiano rimangono 12 consiglieri (2in meno rispetto all’inizio della consiliatura): i 9 di Davvero (Giovanna Vecchione, Elia De Simone, Guido D’Avanzo, Veronica Guerriero, Luigi Scalzullo, Mario Sorice, Luigi Preziosi, Pasquale Nazzaro e il presidente del consiglio comunale Ugo Maggio); e i 3 di W la Libertà: Teresa Cucciniello, Gerardo Rocchetta e Olimpia Rusolo (questi ultimi due recentemente fuoriusciti da Siamo Avellino). Ai fini del conteggio dei voti, agli 8 consiglieri di Nargi si può aggiungere quello della stessa sindaca, riportando il tutto a 9 nargiani e 12 festiani.
TORNA CENTRALE IL RUOLO DEL PATTO CIVICO
Ufficialmente sono ancora in maggioranza. I 4 consiglieri del Patto Civico (Rino Genovese, Sergio Trezza, Gerardo Melillo e Giuseppe Giacobbe) possono tornare a rifiatare dopo questi primi 11 mesi “di apnea”. Dopo essere stati messi alla porta dai festiani, hanno infatti resistito alla tentazione di dichiararsi ufficialmente “di opposizione”, e oggi possono tornare a giocare un ruolo decisivo. Nel rapporto di forza tra i 9 nargiani e i 12 festiani, i loro 4 voti potrebbero spostare definitivamente l’ago della bilancia a favore di Nargi (di cui del resto hanno votato le linee programmatiche), ribaltando il risultato a 13 contro 12.
LA POSSIBILITA’ DEL RIBALTONE A GARANZIA DELLA STABILITA’
Con questi nuovi numeri si apre un nuovo scenario sul futuro della consiliatura Nargi. Se qualcuno immagina che questa sia solo una prima ‘spallata’ all’ex sindaco Gianluca Festa, per estrometterlo completamente dalla macchina amministrativa, è anche possibile l’esatto contrario: è come armarsi della bomba atomica per garantire la pace, ora che si intravede la possibilità concreta di pensare ad un ribaltone (una sorta di ‘tutti contro Festa’) proprio i festiani potrebbero tornare a più miti consigli e tornare a remare tutti nella stessa direzione. Si potrebbe addirittura tornare a parlare, come a inizio legislatura, di una “maggioranza bulgara” di 25 voti di maggioranza contro gli 8 di opposizione (i 5 Pd Antonio Gengaro, Luca Cipriano, Enza Ambrosone, Nicola Giordano, Ettore Iacovacci, i 2 di Per Avellino Amalio Santoro e Antonio Bellizzi, e il consigliere Cinque Stelle Antonio Aquino). Del resto fu proprio Gengaro ad imputare a Nargi il grave errore strategico di essersi fatta indebolire dai festiani con la cacciata del Patto Civico dal perimetro della maggioranza. Ora, grazie alla “fluidità” delle dinamiche democratiche (e civiche), tutto può tornare in discussione.