“Il nostro don Antonio è stato un profeta, ha dato speranza al suo popolo, ha insegnato ai ‘senzatutto’ ad alzare la testa grazie al Vangelo e alla denuncia profetica”. Così il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, durante l’omelia funebre per il suo predecessore Antonio Riboldi, vescovo emerito della città morto a Stresa nei giorni scorsi, che sarà tumulato nella cattedrale cittadina come da suo desiderio. Di Donna ha ricordato l’impegno di Don Riboldi per i terremotati della valle del Belice, e quello anticamorra ad Acerra.
“Fino all’arrivo di Don Riboldi di camorra si parlava sottovoce – ha aggiunto il presule – lui si è esposto, l’ha fatto con la camorra, con le Br insieme al cardinale Martini, l’ha fatto per l’ambiente quando la camorra iniziava ad interrare ad Acerra i rifiuti tossici e forse questo è stato il suo più grande rammarico, perché non ha capito in tempo cosa stava succedendo”.
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