Non è di certo un’idea della Funzione Pubblica CGIL quella che 15 o 30 euro a turno possano neutralizzare la fatica e lo stress degli operatori che prestano la loro attività presso il Pronto Soccorso del Moscati e soprattutto restituire ai cittadini adeguati servizi.
Questa Federazione è la stessa che giorni fa ha richiesto chiarimenti proprio sulle misure organizzative del personale del Pronto Soccorso.
A sorpresa, unilateralmente, la direzione ha inteso riconoscere a quelle stesse unità di personale un’indennità aggiuntiva attingendo al fondo annuale destinato a tutto il personale dell’azienda.
Abbiamo solertemente scritto alla direzione affinché congelasse l’effetto di tale unilaterale provvedimento nelle more di una più generale riunione già convocata per l’8 febbraio, in cui ci aspettiamo le dovute motivazioni di un atto aziendale che ha creato malumore tra il personale.
Ci assumiamo le responsabilità, anche quando queste possano essere impopolari tra il personale che rappresentiamo, come in questo caso, e gridiamo a voce alta contro un’azione aziendale che lascia emergere il falso presupposto che chi ha scelto di fare l’Infermiere, l’Operatore Socio Sanitario e/o il Medico sia interessato esclusivamente ai soldi, restituendo nell’immaginario una realtà artefatta oltre che fomentare i conflitti tra gli operatori.
Questa è solo una visione distorta, una gestione della Sanità Pubblica basata sul contenimento della spesa, tutto a discapito di chi lavora e dei cittadini.
La gestione del potere per il tramite del popolo votante utilizzando, là dove occorre, soldi, favori ed elargizioni di fritture.
Invitiamo qualche giornalista, attento ma impreciso, a non generalizzare quando si citano i sindacati, non tutti siamo uguali e non tutti meritiamo medesimi appellativi.
Chiudendo, ma solo per ora, un pensiero va alle faccende dell’Asl, dato che parte dei problemi è determinata dall’inadeguata gestione della sanità territoriale: forse è il caso di procedere a meno inaugurazioni e maggiore disponibilità al confronto ed al rispetto delle relazioni sindacali. E’ forse il caso di affrontare il potenziale impatto benefico che potrebbero avere le iniziative, come il nuovo sistema di ricerca posti letto installati sui mezzi del 118, il CUP unico, la velocizzazione dell’accesso alle strutture per pazienti cronici dimessi dagli ospedali, la condivisione della piattaforma dei servizi di sanita pubblica, come laboratori analisi, radiologia, servizi trasfusionali ed altri.