Pellegrino Caruso
Gli esami di stato conservano ancora un certo carisma, perche’ resta forte il senso del passaggio dalla piu’ rassicurante scuola superiore all’incerta prospettiva lavorativa e/o universitaria. Dopo un anno di Dad, scelta didattico- emergenziale che continuo a difendere, i ragazzi stanno avendo comunque modi di dimostrare che e’ possibile continuare a studiare sempre e comunque, soprattutto se si ha tenacia e voglia di ampliare i propri orizzonti. Qualche ragazzo gia’ debole ha avuto di certo qualche difficoltà in piu’ ma , perche’si abbia davvero il successo formativo di tutti, occorre una sempre più salda alleanza tra scuola e famiglia, creando delle situazioni di agio nella pratica didattica quotidiana. La pandemia ha scosso la vita e , quindi, anche la scuola e le istituzioni tutte: molti attori sociali purtroppo ritengono che si possa tornare alla vita di prima con facilita’. Occorrono invece nuove sensibilita’ e nuove scelte politiche, che riempiano le aule di meno alunni e piu’ saperi.Le classi virtuali non vanno ne’ osannate, ne’ demonizzate ma usate e vissute come strumenti per dare serenita’ a chi studia.