Fermare la desertificazione dei Piccoli Comuni italiani: è l’incessante appello lanciato dalla Svimar, l’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne, pronta a rilanciare la questione con il seminario interregionale di Campania e Basilicata, che si terrà presso la Tenuta D’Arienzo Agri Hotel Cilento, località Forno a San Mauro La Bruca, in provincia di Salerno. Il presidente Svimar Giacomo Rosa e Fedele D’Arienzo, di Confassociazioni, hanno chiamato esponenti di governo regionali e provinciali, sindaci e amministratori locali, operatori del settore delle aree costiere e interne delle due regioni per aprire un dibattito a tutto campo sulle necessità dei territori, a partire da servizi e infrastrutture. Con questo proposito sono stati organizzati i tavoli tematici a cura del comitato composto da Fedele D’Arienzo e Michele Laurino.
Una giornata, quella di venerdì 9 maggio a partire dalle dieci, che segue le innumerevoli iniziative promosse in particolare dalla Svimar, che con il presidente Giacomo Rosa è impegnata da anni nel tenere sempre accesi i riflettori sulle aree interne. Segnaliamo il recente viaggio documentale dell’associazione compiuto a Cairano, uno dei più piccoli paesi dell’Irpinia: “Non è più spopolamento, è desertificazione” – denunciano il presidente Rosa, ex sindaco di Contursi Terme, e Michele Laurino, responsabile enti locali Svimar, ex sindaco di Sant’Angelo le Fratte – Serve una legge ad hoc per i piccoli comuni, non c’è più tempo”. Da duemila abitanti negli anni ’70 Cairano è ridotta agli attuali 284. “Un simbolo delle aree interne italiane, private di servizi essenziali (medico, scuole, trasporti), un Comune senza dipendenti , senza un parroco, senza un medico di base, senza il trasporto pubblico tra il piccolo centro alle Città vicine. Insomma una comunità anziana completamente abbandonata ed isolata e ridotta all’autogestione – continuano Rosa e Laurino- come testimonia l’unico bar del paese dove i clienti si servono da soli, pagando un anziano proprietario seduto su una sedia all’ingresso del bar. Nonostante la bellezza del borgo, con un centro storico impeccabile e oltre 700 cantine recuperate, il paese è in agonia. L’emergenza coinvolge tutta Italia, dal Nord al Sud, ma colpisce soprattutto le regioni meridionali. Chiediamo interventi immediati per salvare questi territori, custodi di storia e identità, prima che sia troppo tardi”.