E’’stato fissato davanti al Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi, venerdì 7 giugno, l’interrogatorio del ventinovenne di Lauro, F.S, dipendente fino a qualche settimana fa dell’ufficio postale di Sperone, che secondo le accuse mosse dalla Procura e dai carabinieri, avrebbe rifilato più di diecimila euro falsi a 18 ignoti correntisti, per lo più anziani.
Il Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi, su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini, aveva emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’impiegato, accusato di spendita e introduzione di monete falsificate, truffa, peculato e riciclaggio. Nei suoi confronti è scattato anche il sequestro preventivo di 10 mila euro eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino.
Secondo quanto ricostruito dai militari del Comando provinciale di Avellino, tra aprile e maggio scorsi, il 29enne impiegato delle Poste, alla richiesta di prelievo della pensione o di somme di denaro dal conto corrente o del corrispettivo di buoni fruttiferi, ha consegnato banconote false, che dall’analisi tecnica effettuata dalla Sezione operativa del Comando Carabinieri Antifalsificazione monetaria di Napoli, sono risultate prodotte da un gruppo criminale partenopeo attivo nel settore della contraffazione.
L’indagine, ha preso spunto dalla denuncia sporta, il 9 marzo scorso, da 18 clienti dell’ufficio postale, che hanno ricevuto dall’indagato 209 banconote false per la somma complessiva di 10.450 euro. Tutte le banconote false, consegnate ai Carabinieri in fase di denuncia, sono state sottoposte a sequestro. Il sequestro è stato eseguito in collaborazione con il Nucleo Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino. Dopo l’interrogatorio di garanzia probabile che il caso finisca all’ attenzione del Tribunale del Riesame di Napoli.