“Il Movimento 5 Stelle ha espresso voto contrario ad una proposta di legge che, dichiarando di voler recepire il limite dei due mandati consecutivi, di fatto lo nega consentendo al presidente in carica di ricoprire un terzo mandato. L’articolo 2 della legge quadro nazionale n.165/2004 obbliga le Regioni a prevedere che il presidente della Regione non possa essere immediatamente rieletto allo scadere del secondo mandato consecutivo. Negare questo principio autoapplicativo equivale di fatto a sostenere che il legislatore regionale sia libero di non applicare una chiara indicazione del legislatore nazionale. Si tratta di un’interpretazione evidentemente inaccettabile, perché finirebbe per svuotare di significato i principi fondamentali fissati dalla legge quadro statale. Anche a voler accogliere la tesi per cui la regola del doppio mandato del presidente necessiterebbe del recepimento regionale, non si può negare che questo sia già avvenuto con l’approvazione nel 2009 della legge elettorale regionale vigente. È inaccettabile contrastare un limite sacrosanto, che risponde alla necessità di promuovere l’alternanza al potere, evitando che una singola figura politica accumuli un’influenza eccessiva nel tempo. Ciononostante, la maggioranza regionale ha scelto di calpestare le regole e andare contro il buonsenso. Ora però ci aspettiamo coerenza dal centrodestra, i cui esponenti in Aula hanno gridato allo scandalo. Il governo nazionale ha la possibilità di impugnare la legge, lo faccia senza timori”. A sottolinearlo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello.
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