Domenica 25 maggio 2025 torna per la quindicesima edizione la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), l’evento che apre gratuitamente le porte di oltre 500 dimore storiche in tutta Italia. Una vera e propria celebrazione della bellezza, della storia e dell’identità locale che vede protagoniste anche numerose residenze in Campania, molte delle quali poco conosciute ma di straordinario valore artistico e culturale.
Organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, FIDAM e Federmep, e con il patrocinio di importanti istituzioni come ENIT, ANCI, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e il Ministero della Cultura, la Giornata Nazionale ADSI si conferma come il più grande museo diffuso d’Italia.
Tra le dimore che apriranno le loro porte vi sono veri e propri scrigni di storia. A Napoli e provincia spicca Villa Giusso, un ex eremo seicentesco incastonato nella costiera sorrentina, che con la sua cucina settecentesca, il parco bioenergetico e il panorama sul mare ha ispirato anche il regista Paolo Sorrentino. Non meno suggestiva è Villa De Ruggiero, con il suo parco agricolo, le cantine e la chiesa privata costruita dal Cardinale De Ruggiero, oggi luogo di memoria e produzione enogastronomica.
Imperdibile anche la visita a Palazzo Ricca, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli e del museo multimediale Il Cartastorie, che custodisce 80 km di documenti in grado di raccontare secoli di vita economica e sociale del Mezzogiorno. Altrettanto affascinante è Villa Preziosa, affacciata sul Golfo di Napoli, che tra limoneti e giardini secolari ha ospitato zarine e registi di Hollywood.
Chi ama la poesia potrà visitare Villa delle Ginestre, dove Giacomo Leopardi trascorse gli ultimi mesi della sua vita, componendo il celebre canto “La ginestra”. Poco distante, anche la Villa Cillis-Carafa, voluta dalla Marchesa Eleonora Carafa d’Andria, sarà eccezionalmente aperta, insieme al suo scalone monumentale e ai giardini.
«Il patrimonio culturale privato rappresenta una risorsa strategica per l’Italia – afferma Giacomo di Thiene, Presidente ADSI – non solo per la bellezza che custodisce, ma per il suo impatto economico e sociale». Secondo i dati ADSI, il 54% delle dimore storiche si trova in comuni con meno di 20.000 abitanti e una su quattro è in contesto rurale. Queste realtà rappresentano un argine allo spopolamento e un’opportunità concreta per valorizzare artigianato, turismo e capitale umano.
Anche l’Irpinia, terra ricca di castelli, palazzi nobiliari e masserie storiche, può cogliere questa occasione per aprire le proprie dimore e inserirsi nei circuiti culturali nazionali. L’evento offre infatti uno spunto per rilanciare un turismo di prossimità sempre più apprezzato da viaggiatori in cerca di autenticità e paesaggi incontaminati.
Un’occasione unica per immergersi nella bellezza del nostro passato e guardare al futuro con una nuova consapevolezza. Stefano Carluccio