“Resta ancora un mistero doloroso capire chi, perché e quanti abbiano deciso di chiudere l’ICAM di Lauro a fine febbraio l’unico Istituto che copriva il centro-sud”. A sottolinearlo il Garante Campano dei detenuti Samuele Ciambriello, in visita all’Icam di Lauro “Oggi all’ICAM c’erano 4 donne, di cui una incinta all’ottavo mese dovrà partorire a metà luglio, e un’altra detenuta con il figlio arriverà in questi giorni. Insieme alle loro madri c’erano 3 bambine, una di 13 mesi, una di 18 e la più grande di 3 anni: bambine e nascituro senza colpe ! Nella fredda realtà dei muri di cemento e filo spinato, esiste un angolo dimenticato dalla società: le madri detenute insieme ai loro figli. È un mondo di contrasti acuti, dove l’amore materno sfida le barriere dell’incarcerazione. Nel nostro mondo caotico, dove la giustizia deve bilanciare pene e redenzione, non dobbiamo dimenticare che dietro ad ogni sentenza ci sono vite che si intrecciano in un destino comune. Ogni volta che ci confrontiamo con il tema delle madri detenute con i loro figli, ci rendiamo conto che non si tratta semplicemente di una storia da raccontare. È un appello vibrante alla nostra compassione, una richiesta di vedere al di là delle apparenze e di riconoscere il valore incommensurabile di ogni legame materno”. L’ICAM di Lauro è stato chiuso il 24 febbraio 2025 con il trasferimento di tre detenute, una all’ ICAM di Milano, due all’ ICAM di Venezia per essere riaperto a fine maggio. In un’interrogazione del senatore Ivan Scalfarotto, il Ministro Nordio rispondeva che il Ministero della Giustizia non aveva emesso alcun decreto di chiusura o diversa destinazione dell’ ICAM di Lauro, ribadendo quanto già comunicato al garante Ciambriello il 20 marzo in una audizione al ministero della giustizia. Due giorni fa, il Sottosegretario alla Giustizia Ostellari, rispondendo ad un’interrogazione della Senatrice Valeria Valente, ribadiva che non c’era mai stato alcun decreto di chiusura di Lauro.
Il Garante e due persone del suo staff hanno terminato la visita, lasciando le detenute e i loro bambini consumare il pranzo preparato da una loro collega Enrichetta: pasta alla siciliana, seppieloline con patate e piselli e una fresca macedonia di frutta!