Crisi del commercio ad Atripalda, il Comune nel mirino del Pd. “La nostra città necessita di riappropriarsi della sua vocazione commerciale, di tornare ad essere punto di riferimento anche per i comuni limitrofi”, precisa il coordinatore cittadino Gerardo Malavena che, ieri sera, ha aperto il primo appuntamento di “Idee in circolo”, ciclo di incontri promosso dal Pd sulle tematiche dello sviluppo, dei servizi, delle infrastrutture e della sanità. “La nostra città – precisa Malavena – deve riappropriarsi della sua vocazione commerciale ed essere nuovamente punto di riferimento anche per i comuni limitrofi”. Il segretario del Pd sottolinea “come i centri commerciali abbiano di fatto spostati i flussi nelle zone limitrofe, penalizzando il centro”. Il futuro, a sua detta, passa da un progetto di respiro culturale che prevede il recupero dell’ex cinema Ideal e una nuova centralità per la Dogana.
Il consigliere del Pd Mirko Musto punta il dito contro l’ipotesi, sempre più fondata, di accorpare tutto il mercato nel Parco della Acacie. “Mettere insieme attività alimentari e non rischia di creare più di una situazione di disagio, anche da punto di vista ambientale. Questa scelta – continua – conferma la poca attenzione del Comune verso i cittadini e gli stessi commercianti”. Musto chiede poi, ancora una volta, di rivedere la gestione dei parcheggi, a partire dal ripristino del primo quarto d’ora gratis. “Sostare in centro, anche per pochi minuti, è diventato un rischio. I “vigilini” sono molto attenti e presenti, ed anche questo è diventato un deterrente per chi vorre venire nella nostra città per fare shopping”.
La consigliera del Pd Nancy Palladino prova a stimolare i commercianti presenti alla partecipazione e al confronto. “Quest’amministrazione ha chiuso da tempo le porte al dialogo e al confronto. Un modo di fare politica che non ci appartiene: il commercio è da tempo in sofferenza, ma mi sembra che non sia stata messa in campo nessuna iniziativa. Un silenzio assordante che penalizza il motore della nostra economia. Atripalda – incalza – è sempre stata la città del commercio, ma anche questa vocazione sembra finita in secondo piano, penalizzata da un’amministrazione che vive di spot e proclami, ma che non ha un’idea precisa di sviluppo e crescita per la nostra comunità”. Il capogruppo di “Atripalda Futura” Geppino Spagnuolo tira nuovamente in ballo il Puc “un piano in cui, nonostante i noti problemi di parcheggio, non è stato previsto neanche un nuovo posto auto, a conferma che quest’amministrazione non ha visione, né capacità di lavorare su un progetto di ampio respiro”.
Chiedono più attenzione ad un settore da troppo tempo in affanno gli operatori presenti che, oltre al nodo dei parcheggi, auspicano anche l’organizzazione di eventi e momenti di condivisione e intrattenimento, dei quali potrebbe beneficiare il commercio cittadino. “Gli eventi – rilancia il consigliere comunale di ABC (Atripalda Bene Futuro) – vanno pensati con attenzione e organizzati in maniera attenta e puntuale. Le poche iniziative messe in campo da quest’amministrazione si sono tradotte solo in spese che non hanno portato benefici agli operatori. La nostra comunità non ha bisogno di sagre, ma di eventi di livello di più alto che diventino occasione di promozione anche per i commercianti. Ma per fare questo occorrerebbero le giuste competenze e, soprattutto, la volontà di confrontarsi in maniera costruttiva con chi opera nel settore”.