‘E’ “Il Talismano della Felicità” ad andare in scena al Libero Spazio D’Arte sabato 15 novembre (ore 19.00 e 21.00) e domenica 16 novembre (ore 18.30 e 20.30) nell’ambito della rassegna “Fatti d’arte” firmata Vernicefresca Teatro e Lsd Arte. Lo spettacolo, prodotto dal Collettivo lunAzione, con Martina Di Leva e Cecilia Lupoli, racconta attraverso due intensi monologhi al femminile dove la cucina come teatro di confessioni estreme. Ne L’arrosto una donna legata alla sedia instaura un irresistibile dialogo dal sapore beckettiano con il suo aguzzino, mentre in Arcano I a parlare è la celeberrima assassina Leonarda Cianciulli, che ci conduce negli inquietanti meandri della sua macabra vicenda.
“La cucina – si legge nelle note di presentazione dello spettacolo – è come un laboratorio alchemico in cui i singoli
ingredienti, mescolati, danno vita a pozioni prelibate. Può la felicità essere raggiunta attraverso i riti magici della cucina? Ada Boni, nel suo celebre ricettario del 1929, Il talismano della felicità, doveva certamente pensarlo. Ma si può anche esser sazi nutrendo corpo e anima in altro modo: l’esaltazione dei sensi o la soddisfazione di bisogni intimi e finanche perversi, come può essere un omicidio. In scena si vuole rivivere la catarsi che porta con sé l’atto del mangiare/cucinare in un ambiente universale come, appunto, la cucina. Il pubblico è l’invitato speciale, che condivide con le cuoche- attrici palcoscenico e portate, pensieri e fatiche di due vite arrivate al limite della sopportazione. La preparazione del pasto diventa quindi il momento di confessione di un peccato grave – parliamo di due assassine – ma altrettanto necessario per le protagoniste, che si illudono di trovare la loro felicità. I due monologhi confluiscono in un atto unico, il cui trait d’union è una radio che autonomamente decide cosa fare ascoltare e perché. Un podcast? Un programma di cucina? O il flusso di pensieri delle protagoniste che, misteriosamente, questa radio riesce a captare e trasmettere?”. Un viaggio immersivo e sensoriale che lo spettatore potrà vivere anche gra
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