Un confronto con l’anima dell’Anpi provinciale Giovanni Capobianco e lo storico Annibale Cogliano sulla Resistenza dimenticata dell’Irpinia. E’ l’incontro in programma il 25 aprile, alle 10.45, al Circolo della stampa. Allo squadrismo irpino e alla Resistenza in Irpinia Cogliano ha dedicato numerosi studi a partire dall’ultimo volume in via di pubblicazione.
Cogliano sottolinea come “L’Irpinia non è da meno nel dare il proprio contributo di sangue e di lotta nell’Italia del Centro-nord e nell’Europa occupata dai tedeschi, dopo il 25 luglio e dopo l’8 settembre; contributo di lotta, modesto ma significativo, anche sul proprio territorio, occupato dai tedeschi in ritirata. Fino alle rivolte caratterizzate da un forte segno politico antifascista e democratico svoltesi nell’autunno del 1943”, Per ribadire come “almeno 700 (l’approssimazione è per difetto) sono i partigiani irpini, tantissimi con medaglie al valor militare, di cui 615 annotati dalle Commissioni regionali, composte da militari e civili, o dalla Presidenza del Consiglio, che nel dopoguerra, con vere e proprie istruttorie, prendono in esame le loro richieste di riconoscimento, avanzate per ragioni ideali, ricompense, servizi. Sui 745 nominativi censiti (compresi quelli aggiunti da altre fonti, oltre l’Archivio Centrale di Stato), richiedenti il riconoscimento di partigiano, 726 sono i maschi e 19 le donne (18 se si considera che probabilmente una scheda è doppia). Per numero svettano ovviamente le città più popolose della provincia, Avellino con 178 e Ariano con 37; a seguire: Atripalda con 26, Rotondi e Montoro con 17, Pietrastornina con 15, Altavilla Irpina con 13. La stragrande maggioranza dei partigiani ha come riconoscimento la qualifica di partigiano combattente. Ma non mancano gregari, patrioti e benemeriti” E ricorda come tanti saranno “i giovani che, nei mesi precedenti l’armistizio e nei giorni immediatamente dopo, organizzeranno azioni di rivolta contro i fascisti e i tedeschi nella città di Avellino”
Un confronto che si affianca al Corteo antifascista, a cura del Coordinamento Studentesco Irpino, che partirà alle 11 da San Ciro, per ribadire il no a ogni guerra e la necessità di far sentire la propria voce in difesa dei diritti, mentre al Parco Acacie di Atripalda sarà di scena Fuori tutt* Festa d’Aprile a cura di Fortapasc, Libera, Arci, Laika, legambiente, Panta Rei., “una giornata di parole, musica e condivisione – si legge nella nota delle associazioni – in cui ritrovarci come comunità attorno alla memoria della Resistenza, ai suoi valori fondanti, e alle lotte che ancora oggi ci riguardano. Il programma prevede letture emozionanti e significative accompagnate da musica dal vivo e momenti corali.
Nel pomeriggio sarà il Comune di Montefusco a celebrare il 25 aprile con un confronto, in programma alle 17,30 al Palazzo Giordano, pensato per i giovani. Interverranno lo storico Annibale Cogliano, il professore Luigi Anzalone, Erminio Fonzo dell’Anpi di Benevento, Arturo Bonito, consigliere comunale di Montefusco, Daniela Esposito, Anpi sezione Cgil Lieto