Con un doppio appuntamento a Palazzo Ducale Orsini di Solofra cala il sipario su Ra.I.D. Festivals 2023, la rassegna interregionale di danza contemporanea, realizzata con il sostegno del Comune di Solofra e il riconoscimento del MiC.
Domenica 22 ottobre dalle 18 chiudono l’edizione 2023 della Compagnia marchigiana Hunt in “Hikikomori (un solo per 4)”, parola giapponese che significa “stare da parte”. Composta da due parole Hiku”spingere” e Komoru “fuggire”, Hikikomori è un solo che indaga i processi emotivi e psicologici dell’isolamento sociale, il disagio e il dissenso in risposta a una società sempre più competitiva, conformista e pressante, sempre meno attenta alla dimensione umana. Subito dopo sarà la volta della Compagnia napoletana Movimento Danza, una delle prime e più longeve realtà italiane di danza contemporanea, in “Il canto delle mani” di Gabriella Stazio. In scena una coreografia in cui contaminazioni, connessioni, moltiplicazioni, sovrapposizioni e presenze simultanee convivono nel medesimo spazio/tempo. Il ritmo della danza si gioca in un susseguirsi di immagini che si compongono e si scompongono in una linea di continuità non tanto logica, quanto analogica.
Ultime due puntate anche per “Come as you are: l’arte nuda da ogni pregiudizio”, progetto speciale MiC 2023, messo in piedi da Borderline Danza. Domenica 22 alle 16.00 presso Palazzo Ducale Orsini, per la sezione letteratura, la presentazione del libro “1960 Passi di Danza” con Mariavittoria Veneruso e Carmela Piccione. L’autrice, Carmela Piccione, raccoglie in questo testo le tracce di oltre sessant’anni di storia della danza e del balletto in Italia, inquadrandoli attraverso la lente e nella prospettiva di una singolare ed affascinante avventura artistica, personale e sentimentale: quella del Balletto di Roma, la compagnia fondata nella capitale, nel 1960, da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, una coppia di primi ballerini di raro talento e di lungimirante intraprendenza professionale. Infine, alle 17.30, per la sezione pittura, la presentazione dell’Opera del Maestro Josè Ortega alla presenza di rappresentanti del Comune di Solofra (AV) e di S. Giovanni a Piro (SA), suggestivo borgo immerso nel verde degli uliveti che tingono le falde del Monte Bulgheria, in posizione dominante sul Golfo di Policastro, dove il pittore spagnolo, allievo di Picasso ed esule per scelta, trascorse gli ultimi vent’anni della propria vita. Qui comprò un terreno, disegnò e costruì la propria casa studio.
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