PIETRASTORNINA – Una riflessione a tutto campo sul ruolo della musica nella storia del paese che ha visto protagonisti il ministro Matteo Piantedosi, presidente del Circolo Petrastrumilia e il giornalista Marino Bartoletti. E’ il senso dell’incontro tenutosi ieri presso la chiesa dell’Annunziata di Pietrastornina, organizzata dal circolo Petrastrumilia. Punto di partenza la storia di Sanremo a partire dai volumi nei quali ha raccontato, alla sua maniera, toccando sempre il cuore dei lettori, la rassegna musicale più amata, “Il Festival degli dei’ “e “l’Almanacco di Sanremo “ della Glifi Gallucci Editore. E’ stato Piantedosi a sottolineare come dalle pagine di Bartoletti emerga l’idea della musica come qualcosa di intimamente legato all’essenza umana. “Quella del festival di Sanremo è stata una storia importante che ha accompagnato i grandi passaggi della storia del paese”. Per ribadire la bella amicizia nata con Bartoletti “Un’amicizia alimentata dalla stima per la sua raffinatezza intellettuale e per la capacità di emozionare. Sono contento che abbia presentato in Irpinia il suo ultimo libro”.
Bartoletti ha ripercorso le storie dei big del passato immaginando un mega Festival di Sanremo ricco di leggende della musica italiana, da Domenico Modugno a Claudio Villa, da Mia Martini a Toto Cutugno “Difficile dire chi sia stato il più grande. Mia Martini è stata una delle più grandi artiste italiane. E’ inaccettabile quello che ha dovuto sopportare, la discriminazione e l’emarginazione nei suo C’è tanto di me nel mio ultimo libro”. Un volume che diventa l’occasione per celebrare i 75 anni della gara canora “L’Almanacco del Festival di Sanremo“. L’Almanacco è un’ “enciclopedia della canzone”, un vero e proprio libro di storia.