“Alla luce delle dichiarazioni di Sergio Marchionne, che
ha confermato l’intenzione della FCA di fermare la produzione di motori
diesel nel 2022, è necessario che la classe politica tuteli i lavoratori
che sono impiegati a Pratola Serra. Governo, Regione ed enti locali
lavorino in sinergia per indurre il management di Fiat Chrysler ad
elaborare un piano di riconversione dello stabilimento.” Lo dichiara
l’onorevole Angelo Antonio D’Agostino.
“Una classe dirigente attenta alle dinamiche del territorio – aggiunge –
non può sottovalutare né quanto dichiarato dai vertici della FCA né
l’orientamento ormai netto delle istituzioni europee. Negli ultimi anni,
infatti, la Commissione ha approvato vari regolamenti sempre più
restrittivi in termini di emissioni, inducendo le aziende automobilistiche
a programmare una drastica riduzione del diesel. Il 95% dei motori prodotti
nello stabilimento di Pratola Serra sono a gasolio. E’ evidente che occorre
subito mettere all’ordine del giorno la sua riconversione, anche perché si
tratta del fulcro dell’apparato industriale irpino.”
“In tal senso – prosegue – abbiamo preso atto delle buone intenzioni del
governo regionale, che si è detto disponibile a sostenere nuovi progetti
nel campo della ricerca e sviluppo e delle produzioni industriali
innovative, come ad esempio quelle legate all’auto elettrica. Ora, però,
occorre passare ai fatti chiedendo a Fiat Chrysler se ha già elaborato un
piano di riconversione ed eventualmente, quali effetti avrà sull’economia
locale. Ciò al fine, ovviamente, di garantire i posti di lavoro e la
sopravvivenza dell’economia legata all’indotto”, chiude D’Agostino.