Primo giorno di chiusura per la Conbipel di Atripalda. Come previsto, ieri è stato l’ultimo giorno di apertura al pubblico del punto vendita. Il sindacato, nel fine settimana, è riuscito ad aver un primo contatto (anche se da remoto) con l’azienda, ma tutto è rinviato all’incontro di domani a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In quella sede il gruppo BTX dovrebbe fare il punto sul piano di ristrutturazione nazionale. Non è da escludere che dal vertice possa venire fuori anche qualche novità sul nuovo corso.
“Le lavoratrici – precisa il segretario della Filcams Cgil Luigi Ambrosone – non hanno ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale, né di licenziamento, né di preavviso. Al momento sono impegnate presso la sede di Atripalda per le operazioni di svuotamento dei locali. L’azienda immagina di utilizzare ferie e permessi per arrivare fino a fine anno, ma non è una soluzione che possiamo accettare”.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato il consiglio comunale di Atripalda, come annunciato subito dopo il vertice in Prefettura della scorsa settimana dal sindaco Paolo Spagnuolo, in costante contatto con la proprietà dell’immobile per aggiornamenti su eventuali trattative in corso. Spagnuolo è intenzionato a convocare, non appena possibile, un tavolo tecnico con la proprietà dell’immobile e i nuovi gestori anche per discutere del futuro delle lavoratrici.
Difficile immaginare il futuro del marchio storico della moda italiana al centro, come noto, di un piano di ristrutturazione che interessa, in prima battuta, proprio la Campania, tra le regioni d’Italia più colpite, come confermano le chiusura dei punti vendita di Marcianise, Pompei, Pontecagnano, Giugliano e Atripalda. La stessa sorte toccherà, entro il 2025, a Nola e Salerno. Solo Benevento non rientrerebbe nella lista dei primi 17 siti individuati dal piano di ristrutturazione, ma dovrebbe essere incluso nei successivi 33, destinati comunque alla chiusura.