“Apprendiamo con stupore – si legge nella nota di Nino Sanfilippo, Claudio Petrozzelli e Alberico Mitrione – le parole scritte sui canali social da Ettore De Conciliis, capo segreteria del sottosegretario di FdI Claudio Barbaro presso il MASE L’avvocato avellinese confonde libertà di pensiero e revisionismo storico. La comprovata matrice neofascista della strage di Bologna del 2 agosto del 1980 è stata ricordata dal Capo dello Stato che ha definito “ignobili depistaggi” i tentativi di ricercare piste alternative.
Se non bastasse il Presidente della Repubblica, i tre gradi di giudizio hanno sentenziato con assoluta certezza la matrice terrorista di stampo neofascista dei NAR, nelle persone di Luigi Ciavardini, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.
Da un uomo delle istituzioni ci aspetteremmo il cordoglio per un vile attacco terroristico ai danni delle popolazione civile. Da un avvocato sarebbe opportuno il rispetto delle sentenze, non prosopopee da social”.
“Ci chiediamo cosa ne pensi – prosegue la nota – di queste affermazioni Gianfranco Rotondi, eletto tra le fila di Fratelli d’Italia e apertamente schierato a supporto del sindaco Festa. Uguale curiosità anche per l’opinione sul tema da parte del consigliere regionale Livio Petitto, ormai stampella di FdI in Irpinia. Così come per la richiesta di dimissioni avanzata dalla opposizioni di governo per le dichiarazioni sconclusionate del capo comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, chiediamo che anche Ettore De Conciliis abbia la decenza di dimettersi dal proprio ruolo. Le istituzioni si servono con disciplina e onore; queste parole revisioniste gettano fango sulle istituzioni stesse che, è bene ricordare, trovano i propri riferimenti nella Costituzione, nata dalla Resistenza e che ha tra i propri valori l’antifascismo”.