Un’affascinante lezione-spettacolo che si fa invito a riscoprire la centralità delle emozioni nelle nostre vite, in una società sempre più anestetizzata dalle nuove tecnologia. E’ l’appuntamento con “Quando la vita era regolata dal cuore”, in programma sabato 15 febbraio, alle 21, con il filosofo, saggista e psicanalista Umberto Galimberti, al Teatro Gesualdo
Una riflessione a tutto campo per comprendere come le emozioni siano dono da acquisire e affinare culturalmente. Proprio come accadeva nei tempi antichi, nei quali gli uomini imparavano a conoscere e ad esprimere i propri sentimenti attraverso la mitologia. Le storie degli dei e delle dee dell’Olimpo greco rappresentano una fenomenologia completa delle emozioni umane, dove passioni e sentimenti trovano la loro espressione più pura. Galimberti inviterà il pubblico a riscoprire la ricchezza e la complessità dei sentimenti attraverso la letteratura.
Attraverso la letteratura, ci ricorda Galimberti, possiamo riappropriarci della sensibilità emotiva, vincendo la semplificazione linguistica imposta dalla tecnologia. La distanza dalle emozioni, la superficialità dei rapporti interpersonali facilitati dai social media e la frenesia della vita moderna alimentano una confusione emozionale che Galimberti descrive come preoccupante.
La letteratura diventa luogo privilegiato per riscoprire sè stessi ed apprendere la noia, il dolore, l’amore e la disperazione. Le storie narrate ci permettono di entrare in sintonia con le esperienze altrui. In un certo senso, la letteratura diventa una forma di empatia, un mezzo per comprendere la complessità del cuore umano.