Gli studenti irpini hanno fatto sentire con forza la loro voce. Pronta la risposta della comunità scolastica cittadina all’indomani della pubblicazione da parte del Blocco studentesco degli striscioni in cui l’antifascismo veniva equiparato alla mafia piazza, per ribadire come la scuola italiana sia antifascista e l’antifascismo sia una valore da difendere su cui è stato costruita la Repubblica. E’ Antonio Soldi del Collettivo Studentesco a sottolineare come “Come Collettivo studentesco, Uds e Giovani Comunisti abbiamo voluto levare la nostra voce per condannare il gesto dei nostri coetanei del Blocco Studentesco. Non faremo il loro gioco, abbandonandoci a minacce e violenza, le nostre battaglie le portiamo avanti attraverso il confronto dialettico, chiediamo, però, ai dirigenti scolastici e al Provveditore di intervenire per sanzionare con durezza il gesto di questi ragazzi”. Ma la manifestazione è stata anche l’occasione per chiedere scuole sicure, strutture che siano adeguate alle esigenze degli allievi, trasporti pubblici efficienti e un sistema scolastico che tuteli il benessere psicologico dei ragazzi e dire no alla riforma Valditara “Soprattutto chiediamo alle istituzioni – prosegue Soldi – che si intervenga sul dimensionamento scolastico. E’ chiaro che diventa sempre più difficile restare se non si fanno investimenti”.