Tragedia di Ferragosto a Lioni. Un giovane ventenne si è suicidato nella sua abitazione impiccandosi. Appassionato di musica e di poesia, il giovane era un atleta di arti marziali, vincitore di numerose medaglie anche a livello internazionale.
Il sindaco di Lioni, Yuri Gioino, ha annullato le iniziative per il Ferragosto: ““La nostra comunità è scossa per la notizia della prematura e tragica scomparsa di un giovane concittadino.
Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore che ci tocca tutti nel profondo.
Sapendo di interpretare il sentimento comune, la serata musicale prevista per il Ferragosto è annullata.
Resta confermata solo l’apertura della Fiera di San Rocco in programma alle ore 23.59”.
Tanti i messaggi di cordoglio degli amici che hanno inondato la sua bacheca, come quella di Amilcare D’Andrea: “Ciao! Ma a te ti conosco! Sei un mostro a suonare! Suoniamo qualcosa insieme?”. Mi hai accolto così al mio ritorno a Lioni dalla Francia, nonostante la differenza di età. Un ragazzino strapieno di vita. Una forza della natura. Così mi hai inondato con le tue passioni, i tuoi progetti, i tuoi sogni. Il sogno di una tua palestra, dei tornei di taekwon-do, di studiare poesia e musica, la voglia di vivere un’esperienza in città o all’università, o di voler dare vita in paese a un ritrovo autogestito, dove “comunicare e condividere passioni, arti, mestieri diversi da quelli della massa” . Cosa resta qui se, come dicevi, non la smettiamo di emarginare subdolamente e con il sorriso chi ha “altre” grandi idee, diverse passioni? Ero molto contento di aver conosciuto un giovanissimo ragazzo così attento, intelligente, impetuoso e talentuoso a Lioni. Rileggo le tue poesie, che mi leggevi, e riascolto le tue canzoni, che mi suonavi. Ogni nota e ogni verso mi riportano alla tua enorme sensibilità, forse eccessiva per questa realtà stretta e soffocante. Così piccola per la grandezza dei tuoi sogni e dei tuoi talenti. Rivedo quella luce nei tuoi occhi quando mi parlavi del tuo futuro, strapieno di possibilità. E non trattengo le lacrime. “Amí, sei tornato a Lioni? Sei uscito con la chitarra? Dimmi di sì…” Mi sento di chiederti scusa se non sono uscito più tanto spesso a Lioni con la chitarra quando ritornavo in paese. Era stupendo condividere con te il tuo amato De André tra rapper e rocker contemporanei e non, con la musica e la poesia che ci riportava l’aria nei polmoni in queste piazzette”.