“Anche CasaPound rientra, io sono stato da prefetto di Roma quello che l’ha inserito nell’elenco dei centri che sono da sgomberare, prima o poi arriverà anche il suo turno”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi interpellato a margine del Meeting di Rimini dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano. A chi gli fa notare che il collega di governo Alessandro Giuli ha detto che l’immobile di CasaPound potrebbe non essere sgomberato, il ministro spiega: ‘Credo abbia detto che se si legalizza in qualche modo potrebbe non essere sgomberato. È successo già ad altri centri, il comune di Roma ha comprato addirittura delle strutture per legalizzarli, è successo anche in altre città”.
E sulla vicenda che mostrerebbe Osama Njeem Almasri – ex generale libico ricercato dalla Corte Penale Internazionale – mentre uccide un cittadino libico per le strade di Tripoli. «L’ho visto sui social’» ma «le ricostruzioni sembrano attribuire quel video a molti anni fa. Nessuno ha mai pensato che quel personaggio fosse meritevole di qualche considerazione» ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo ai giornalisti. «Io ho firmato un decreto di espulsione che si fondava in parte «anche sugli elementi di pericolosità. Sono stato anche un po’ discusso per questo. Fa parte di considerazioni di giustizia, tutelare l’interesse degli italiani in Italia e all’estero».