Arriva sul tavolo del ministro Matteo Salvini il caso della stazione ferroviaria di Avellino e della sua rinascita grazie ad un collegamento diretto con l’Alta Velocità. Un caso che arriva all’attenzione del capo del Carroccio grazie ad un’interrogazione presentata dal deputato dei Cinque Stelle Alessandro Caramiello (eletto nel collegio Campania 1). Al ministro delle Infrastrutture chiede di riprendere dal cassetto quel famoso progetto del Lotto Zero, di cui ci parlò su queste colonne, nel febbraio scorso, Giulio De Angelis, coordinatore nazionale del Centro Studi Edilizia Reale. “Conosco la sindaca Laura Nargi – ci disse De Angelis – e ho fiducia nelle sue capacità, le chiedo di avere solo più coraggio sulla questione della stazione ferroviaria di Avellino. La soluzione è a portata di mano e si chiama Lotto Zero”. De Angelis, insieme ad altre tre associazioni (Svimar, Insieme per Avellino e per l’Irpinia e Cittadino Sudd) insisteva su questa “soluzione concreta per il collegare Avellino all’Alta Velocità”.
Il deputato Caramiello ha depositato in questi giorni un’interrogazione a risposta scritta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: la richiesta riguarda il finanziamento del progetto del “Lotto Zero”: “Si tratta – ha spiegato alle agenzie di stampa il deputato 5 Stelle – di quel tratto ferroviario strategico di circa 44 chilometri che attraversa le aree più vitali e promettenti della Campania, tra San Valentino Torio e Battipaglia. L’oggetto dell’interrogazione si focalizza sulla necessità di garantire il finanziamento completo e stabile di quest’opera, considerata un volano fondamentale per lo sviluppo economico, la coesione territoriale e la mobilità sostenibile di questa regione”.
In pratica la speranza di Caramiello è quella che il Ministero, “di fronte alle potenzialità di questo progetto, possa sensibilmente accelerare le procedure e adottare tutte le azioni necessarie affinché il Lotto Zero possa essere incluso tra le opere finanziabili con risorse europee e nazionali, assicurando così l’avvio dei lavori nel più breve tempo possibile”. L’obiettivo è a portata di mano: creare un nuovo hub intermodale a Baronissi, “che si ponga come modello di successo simile a Napoli Afragola, e di riqualificare l’antica linea Napoli-Sapri per migliorare la mobilità regionale e ridurre l’impatto ambientale”.
“Mi aspetto dal Ministero e da tutti gli attori coinvolti, come Rfi, l’accelerazione di questo progetto di fondamentale importanza, che rappresenta un’opportunità di crescita delle aree interne, di riduzione delle disparità territoriali e di rilancio del sistema infrastrutturale del Sud Italia. Sono certo che questa opera strategica, fortemente sostenuta dai territori, dai sindaci e dalle associazioni che ne sostengono la realizzazione (come il Centro studi Edilizia Reale, Cittadino Sudd, Svimar, Insieme per Avellino e l’Irpinia), potrà cambiare il volto della nostra regione e offrire nuove opportunità a cittadini, imprese e territori”. E come ha fatto capire nella nostra intervista De Angelis, è opportuno che anche il Comune di Avellino faccia la sua parte.