Ad Avellino, presso il Comando provinciale di Via Pontieri, questa mattina si è svolta la cerimonia per il 251° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. L’evento il comandante provinciale Leonardo Erre ha tracciato un bilancio operativo relativo all’ultimo anno di attività.
“È un bilancio positivo”, ha affermato Erre. “Festeggiamo oltre un quarto di millennio e lo abbiamo fatto, nel migliore dei modi, anche con risultati operativi di assoluto rilievo e spessore. L’ultimo quello di ieri della compagnia di Solofra, che rappresenta la cartina tornasole di un impegno costante, soprattutto nel contrasto ai fenomeni dell’evasione e dell’elusione fiscale”.
Secondo Erre, le associazioni criminali adottano ormai un metodo differente evitando l’uso della violenza esplicita. “Si osserva ormai un orientamento generalizzato ad abbandonare l’uso della violenza”, ha affermato. Questo cambio di strategia, a suo giudizio, rende centrale la questione dell’infiltrazione nell’economia legale e reale: “Con una veste apparentemente e formalmente regolare, si celano spesso reinvestimenti di capitali illeciti”.
Un altro tema affrontato è quello delle infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione. “È sicuramente un fronte attenzionato nell’ambito dei fenomeni illeciti legati alla spesa pubblica. La Guardia di Finanza partecipa, in questo senso, ai gruppi interforze istituiti presso la Prefettura, con funzioni di prevenzione e monitoraggio – ha spiegato il comandante della Guardia di Finanza di Avellino – l’obiettivo è effettuare tutte quelle attività di prevenzione e di monitoraggio preliminare nei confronti dei soggetti economici che intendono intrattenere rapporti con la pubblica amministrazione. Non possiamo permettere che le risorse destinate alla collettività vengano in realtà drenate dalla criminalità, soprattutto quella organizzata.
Infine, alla domanda su quale debba essere oggi la priorità del Corpo, Erre ha risposto: “Dobbiamo continuare ad essere un presidio di legalità economico-finanziaria. Dobbiamo continuare ad estirpare tutte quelle realtà economiche malsane, cioè le imprese costituite con il solo scopo di evadere le imposte o di riciclare denaro. Questo, di riflesso, ci porta anche a contrastare la criminalità organizzata: togliamo loro le risorse economiche, togliamo loro le risorse finanziarie e sicuramente otterremo risultati”.