Falso in bilancio al comune di Pratola Serra, invocata l’assoluzione per il consigliere comunale Giovanni Melillo e per l’assessore Simona Silano. A chiederla al termine della loro discussione dagli avvocati Marino Capone ed Enrico Matarazzo, che difendono due dei dieci imputati nel processo per falso in bilancio del 2017.
I due legali – davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Elena Di Bartolomeo – hanno sostenuto che i loro assistiti non hanno compiuto alcun falso, in quanto nè il consiglio nè la giunta hanno redatto degli atti. Il processo, dopo le discussioni, è stato rinviato al 14 luglio, si chiuderà la fase dibattimentale e sarà emessa la sentenza.
La Procura ha invocato condanne per tutti gli imputati nel processo davanti al giudice monocratico Elena Di Bartolomeo per il presunto falso in bilancio 2017 nel Consuntivo del Comune di Pratola Serra.
L’indagine coinvolge dieci ex amministratori comunali, tra cui l’ex sindaco Emanuele Aufiero e suo fratello Antonio, attualmente sotto processo per le accuse che li vedono protagonisti di presunti illeciti legati alla gestione del bilancio consuntivo dell’anno 2017. Nella precedente udienza il Pubblico Ministero ha chiesto 8 mesi di reclusione per Galdo Marianna e Silano Simona, 1 anno e 4 mesi di reclusione per Emanuele Aufiero, Angelo Capone e Felice De Palma ed infine 1 anno e 6 mesi di reclusione per Antonio Aufiero,1 anno e 6 mesi di reclusione per Antonio Aufiero, Raffaele Pisano,Stefania Scannella, Giovanni Melillo e Fabrizio Graziano.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gli imputati, in qualità di membri del consiglio comunale, avrebbero falsamente attestato i dati relativi all’approvazione del bilancio, con particolare riferimento al prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione. In dettaglio, gli imputati avrebbero dichiarato l’esistenza di residui attivi per un ammontare di 8.415.333,86 euro e residui passivi per 6.695.352,46 euro, presentando un risultato amministrativo in avanzo di 1.719.981,40 euro. L’avvocato di parte civile, il Comune di Pratola Serra, ha invece invocato una condanna al risarcimento danni per cinquecentomila euro. Al termine della sua requisitoria davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Elena Di Bartolomeo, sono state dieci le richieste di condanna avanzate dal vice procuratore in aula.